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Macro Weekly Recap - Inflazione USA in Calo, Crescita Europea e Deflazione Cinese

  • Immagine del redattore: Filippo Sala
    Filippo Sala
  • 16 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Questa settimana, dal 12 al 16 maggio 2025, ha visto una serie di importanti rilasci di dati macroeconomici che hanno fornito un quadro dettagliato dello stato delle principali economie globali, influenzate da tensioni commerciali e politiche economiche. Di seguito, analizziamo i dati principali, il contesto e le implicazioni, con un focus su Stati Uniti, Regno Unito, Eurozona e Cina.


Dati Economici USA

Gli Stati Uniti hanno pubblicato diversi indicatori chiave questa settimana. L'indice dei prezzi al consumo (CPI) per aprile 2025, rilasciato il 13 maggio, ha mostrato un tasso di inflazione annuale al 2,3%, in calo dal 2,4% di marzo, il più basso dal febbraio 2021.

Questo calo è stato guidato da riduzioni nei prezzi di benzina, alimentari, abbigliamento, auto usate e tariffe aeree, con un aumento del 0,3% nei servizi di assistenza medica. Tuttavia, gli economisti avvertono che i recenti dazi potrebbero invertire questa tendenza, con potenziali impatti inflazionistici nei prossimi mesi.

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Le vendite al dettaglio per aprile, pubblicate il 15 maggio, hanno registrato un aumento dello 0,1% mese su mese e del 5,2% anno su anno.

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Questo dato, sebbene modesto, riflette una spesa resiliente, con un aumento del 9,4% anno su anno nei concessionari di auto e parti e del 7,8% nei servizi di ristorazione.

Tuttavia, il gruppo di controllo, che esclude componenti volatili come auto e benzina, è sceso dello 0,2%, suggerendo una contrazione in alcune aree.

La produzione industriale, rilasciata il 15 maggio, è rimasta invariata ad aprile, con cali nella manifattura e nelle miniere compensati da un aumento nelle utility. L'utilizzo della capacità manifatturiera è sceso al 76,8%, 1,4 punti percentuali sotto la media a lungo termine (1972-2024), indicando una certa sottoutilizzazione.

Crescita Economica UK ed Eurozona

Nel Regno Unito, il PIL per il primo trimestre 2025 è cresciuto dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, superando le aspettative di crescita dello 0,6%, secondo l'Office for National Statistics (ONS). Questo aumento è stato attribuito a un aumento degli investimenti aziendali e delle esportazioni, con il settore dei servizi in crescita diffusa. Il dato, pubblicato il 15 maggio, riflette un'economia che ha beneficiato di attività pre-dazi, ma la sostenibilità di questa crescita rimane incerta.

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Situazione in Cina

In Cina, l'inflazione è rimasta negativa, con il CPI a -0,1% anno su anno ad aprile 2025 confermando la deflazione per il terzo mese consecutivo. Questo trend ha riportato un calo dei prezzi al consumo, aggravato dalle dispute commerciali con gli USA e un eccesso di offerta. L'inflazione core, che esclude cibo e energia, è aumentata dello 0,5%, ma il quadro generale suggerisce pressioni deflazionistiche persistenti, che potrebbero spingere il governo a misure di stimolo.

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Anche questa settimana, il tema ricorrente è stato l'impatto dei dazi, in particolare quelli annunciati dall'amministrazione Trump. Negli USA, il CPI e le vendite al dettaglio mostrano segni di resilienza, ma i dazi potrebbero aumentare l'inflazione futura, influenzando le decisioni della Federal Reserve, che sembra orientata a due tagli dei tassi nel 2025, con il primo atteso a settembre. Nel Regno Unito, la crescita del PIL riflette una risposta anticipatoria ai dazi, mentre in Cina, la deflazione evidenzia la vulnerabilità economica alle tensioni commerciali.

Inoltre, i negoziati commerciali USA-Cina, sono un punto focale, con potenziali implicazioni per la stabilità economica globale. Questi sviluppi sottolineano l'interconnessione delle economie globali e l'importanza di monitorare gli sviluppi futuri.


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