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Trump e Zelensky a Roma: Un Incontro "Produttivo" Apre la Strada a Negoziati di Pace

  • Immagine del redattore: Filippo Sala
    Filippo Sala
  • 27 apr
  • Tempo di lettura: 3 min

Un incontro di alto profilo tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è tenuto ieri a Roma, in occasione del funerale di Papa Francesco, segnando un momento cruciale per i negoziati volti a porre fine al conflitto russo-ucraino. Secondo Steven Cheung, direttore della comunicazione della Casa Bianca, l’incontro, avvenuto in privato nella Basilica di San Pietro, è stato “molto produttivo”. Zelensky ha definito l’evento “simbolico” e potenzialmente “storico”, sottolineando la possibilità di raggiungere una pace duratura che prevenga ulteriori escalation.


Un dialogo diretto per la pace

L’incontro, durato circa 15 minuti, è stato il primo faccia a faccia tra i due leader dopo un acceso confronto nell’Ufficio Ovale a febbraio, che aveva temporaneamente raffreddato le relazioni tra Stati Uniti e Ucraina. Zelensky ha dichiarato di aver discusso “a quattr’occhi” con Trump temi cruciali, tra cui la protezione della popolazione ucraina, un cessate il fuoco completo e garanzie per una pace stabile. “Abbiamo avuto tempo di discutere molto. Ci auguriamo che tutto quanto detto abbia un risultato”, ha scritto Zelensky , ringraziando Trump per il dialogo.


Fonti vicine all’amministrazione statunitense confermano che il colloquio si è concentrato su un possibile accordo di pace, con Trump che ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato per fermare le ostilità. Tuttavia, le posizioni restano divergenti: mentre l’Ucraina e i suoi alleati europei spingono per un cessate il fuoco seguito da negoziati su questioni territoriali e garanzie di sicurezza simili all’Articolo 5 della NATO, la proposta statunitense, rappresentata dall’inviato Steve Witkoff, include il riconoscimento della Crimea come russa, robuste garanzie di sicurezza per l’Ucraina e il mantenimento di Kiev fuori dalla NATO.


Putin apre ai negoziati senza precondizioni

Parallelamente, a Mosca, il Presidente russo Vladimir Putin ha accolto l’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, per un incontro di tre ore descritto dal Cremlino come “costruttivo”. Secondo l’agenzia Interfax, Putin ha dichiarato la disponibilità della Russia a negoziare con l’Ucraina “senza precondizioni”, un’apertura significativa dopo anni di stallo nei colloqui diretti tra Mosca e Kiev, interrotti dalle prime fasi dell’invasione russa nel 2022. Il Cremlino ha confermato che i negoziati potrebbero riguardare un cessate il fuoco che escluda attacchi a obiettivi civili, anche se permangono divergenze sulla definizione di “obiettivi civili”.


Reazioni e prospettive economiche

L’incontro di Roma e l’apertura di Putin hanno generato reazioni contrastanti sui mercati finanziari. Gli investitori monitorano da vicino l’evoluzione del conflitto, che ha avuto un impatto significativo sui prezzi dell’energia e delle materie prime. Un potenziale cessate il fuoco potrebbe stabilizzare i mercati del gas e del petrolio, riducendo la pressione sui prezzi globali. Tuttavia, le sanzioni occidentali contro la Russia e le incertezze legate alla proposta statunitense di riconoscere la Crimea come russa potrebbero mantenere elevata la volatilità.


Sul fronte ucraino, un accordo di pace potrebbe sbloccare investimenti per la ricostruzione, con particolare attenzione alle risorse minerarie del Paese. Prima dell’incontro di Roma, il senatore Lindsey Graham aveva mediato un accordo sui minerali rari tra Stati Uniti e Ucraina, che prevedeva la creazione di un fondo congiunto per la ricostruzione, con gli Stati Uniti che avrebbero beneficiato dell’accesso a queste risorse strategiche. Tuttavia, le tensioni emerse in precedenza tra Trump e Zelensky, specialmente dopo le accuse di Trump secondo cui l’Ucraina avrebbe tentato di rinegoziare l’accordo, suggeriscono che la finalizzazione di tali intese potrebbe richiedere ulteriori negoziati.


Sfide e aspettative

Nonostante l’ottimismo espresso da entrambe le parti, le sfide restano significative. Trump, in un post su Truth Social, ha espresso dubbi sulla volontà di Putin di perseguire la pace, criticando i recenti attacchi missilistici russi su aree civili ucraine, tra cui un bombardamento a Kiev che ha causato almeno otto morti. “Non c’era motivo per Putin di lanciare missili su città e aree civili negli ultimi giorni”, ha scritto Trump, minacciando nuove sanzioni bancarie e secondarie contro Mosca.


Dal canto suo, Zelensky ha ribadito che un cessate il fuoco completo è un prerequisito per qualsiasi discussione su questioni territoriali e ha invitato Trump a visitare l’Ucraina per comprendere appieno l’impatto della guerra.


Conclusione

L’incontro di Roma rappresenta un passo avanti nei negoziati per porre fine a un conflitto che ha destabilizzato l’Europa e l’economia globale. La disponibilità di Putin a trattare senza precondizioni, unita al dialogo “produttivo” tra Trump e Zelensky, offre una finestra di opportunità per un cessate il fuoco. Tuttavia, le divergenze su questioni chiave come il controllo della Crimea e l’adesione dell’Ucraina alla NATO suggeriscono che la strada verso la pace resta complessa. Per gli investitori, l’evoluzione di questi negoziati sarà cruciale per valutare l’impatto su energia, materie prime e stabilità geopolitica nei prossimi mesi.

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