top of page

Tregua sui Dazi al Capolinea: Estensione al 1° Agosto 2025, la Corsa dei Paesi per Evitare le Tariffe

  • Immagine del redattore: Filippo Sala
    Filippo Sala
  • 8 lug
  • Tempo di lettura: 3 min

L'8 luglio 2025, con la tregua sui dazi USA vicina alla scadenza, il governo americano ha esteso il termine al 1° agosto 2025, offrendo una finestra aggiuntiva per negoziazioni commerciali.

Questa decisione arriva in un contesto di tensioni commerciali globali, con una tregua separata tra USA e Cina che scadrà intorno al 10 agosto 2025.

In questo articolo analizziamo lo stato attuale e le varie reazioni dei paesi coinvolti.


Contesto

A partire da aprile 2025, il presidente Donald Trump ha imposto tariffe reciproche, con una base del 10% su importazioni da molti paesi, e tariffe più alte per alcuni, come parte di una strategia per affrontare il deficit commerciale USA.

Il 9 aprile 2025, queste tariffe sono state sospese per 90 giorni, eccetto per la Cina, dove sono state aumentate al 125%. Il 12 maggio 2025, durante colloqui a Ginevra, USA e Cina hanno concordato una tregua separata di 90 giorni, riducendo le tariffe a un livello effettivo del 30% per le importazioni cinesi e del 10% per le esportazioni USA in Cina.

La scadenza iniziale del 9 luglio 2025 è stata estesa al 1° agosto 2025 confermato da dichiarazioni del segretario al Tesoro Scott Bessent e dalla portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.

Nei giorni scorsi sono state inviate ai partner commerciali senza accordi, notificando tariffe più alte a partire da agosto. Per la tregua USA-Cina, iniziata intorno al 12 maggio, la scadenza è prevista intorno al 10 agosto 2025, con la Cina che ha chiesto un'estensione, ma non ci sono ancora aggiornamenti ufficiali.


Risposte dei Paesi Coinvolti

Diversi paesi hanno reagito attivamente. La Corea del Sud ha cercato un'estensione con il presidente Trump che ha inviato una lettera al presidente Lee Jae Myung, minacciando tariffe del 25% dal 1° agosto a meno che non vengano eliminate barriere commerciali.

Il Regno Unito ha già raggiunto un accordo storico il 8 maggio 2025, come annunciato dalla Casa Bianca, che include maggiore accesso ai mercati e riduzione di barriere non tariffarie. Altri paesi, come India e Giappone, sono ancora in negoziazioni, e al momento solo il Regno Unito ha siglato un accordo significativo finora, nonostante le trattative con oltre una dozzina di partner.

Anche paesi come il Giappone e il Canada sono stati contattati con lettere sulle nuove tariffe, indicando un approccio globale. L'ASEAN ha scelto di non ritorsioni, vedendo la pausa come un'opportunità per soluzioni pragmatiche.


Implicazioni Economiche e Prospettive

Gli economisti avvertono che tariffe più alte potrebbero aumentare i costi per imprese e consumatori, potenzialmente rallentando la crescita economica.

La Tax Foundation stima un aumento medio di tasse di circa 1.200 dollari per famiglia USA nel 2025, mentre il World Bank ha ridotto le previsioni di crescita globale al 2,3% per il 2025, citando tariffe e incertezze come venti contrari. La Federal Reserve, OECD e World Bank hanno tutte rivisto al ribasso le proiezioni di PIL.

Per USA e Cina, la tregua in scadenza ad agosto è cruciale ed è necessaria un'estensione, data l'importanza del commercio bilaterale. Se non estesa, potremmo vedere un ritorno a tariffe più alte, con impatti significativi sulle catene di approvvigionamento globali. In conclusione, l'estensione al 1° agosto 2025 offre una tregua temporanea, stabilizzando i mercati e dando tempo per negoziazioni. Paesi come Corea del Sud e Regno Unito sono in prima linea, con il primo che cerca di evitare tariffe e il secondo che ha già un accordo.

La tregua USA-Cina, in scadenza ad agosto, rimane incerta, con richieste di proroga. Le implicazioni economiche sono significative, con potenziali aumenti di costi e rallentamenti della crescita, rendendo cruciale il successo delle negoziazioni future.

bottom of page