Inflazione USA a Maggio 2025: Core PCE Supera le Stime, Mercati Resilienti
- Filippo Sala
- 30 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Il 27 giugno 2025, il Bureau of Economic Analysis (BEA) ha rilasciato i dati sull'indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) per maggio 2025, un indicatore chiave seguito dalla Federal Reserve.
I numeri mostrano che:
L'inflazione core PCE, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, è aumentata dello 0,18% rispetto al mese precedente e del 2,7% rispetto all'anno precedente. Questi valori hanno superato le aspettative degli analisti, che prevedevano un aumento mensile dello 0,1% e un tasso annuo del 2,6%.
L'inflazione headline PCE, che include tutti i prezzi, è cresciuta dello 0,14% mensile e del 2,3% annuo, in linea con le previsioni del mercato.
Questi dati indicano una pressione inflazionistica leggermente più forte del previsto, soprattutto per il core PCE, che è il metro preferito dalla Fed per monitorare l'inflazione.
Oltre all'inflazione, i dati mostrano un calo inatteso della spesa dei consumatori dello 0,1% a maggio, segnando il secondo calo del 2025, dopo una previsione di +0,1% secondo un sondaggio Reuters. Il reddito personale è diminuito dello 0,4%, il calo più significativo dal settembre 2021, attribuito principalmente a una riduzione nei pagamenti della Social Security. Questi dettagli suggeriscono una debolezza nella domanda interna, che potrebbe contrastare le pressioni inflazionistiche.
Inoltre, c'è preoccupazione per l'impatto delle recenti politiche tariffarie.
Sebbene i dati attuali non mostrino un'influenza significativa, il PCE di maggio è il primo vero sguardo sull'effetto delle tariffe di Trump, con potenziali implicazioni future per l'inflazione.
In conclusione, i dati sull'inflazione PCE di maggio 2025, pubblicati il 27 giugno, mostrano un aumento del core PCE al 2,7%, leggermente sopra le stime, mentre l'inflazione headline è in linea con le previsioni. Il calo della spesa dei consumatori e del reddito personale aggiunge complessità al quadro economico, con mercati che rimangono resilienti. La Fed sembra orientata a mantenere i tassi invariati a luglio, ma potrebbe considerare tagli a settembre, monitorando l'impatto delle tariffe e altri fattori.