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BOJ: Tassi Fermi allo 0,50%, Tapering Rallentato fino al 2027

  • Immagine del redattore: Filippo Sala
    Filippo Sala
  • 17 giu
  • Tempo di lettura: 3 min

La decisione della Banca del Giappone (BOJ) del 17 giugno 2025 di mantenere invariato il tasso di interesse allo 0,50% e confermare un piano di riduzione graduale degli acquisti di titoli di Stato (JGB) riflette un approccio cauto in un contesto economico complesso.

La BOJ ha tenuto la sua riunione di politica monetaria il 16-17 giugno 2025, decidendo all'unanimità di mantenere il tasso di riferimento, noto come tasso overnight non garantito, intorno allo 0,50%. Questa decisione era ampiamente attesa, come evidenziato da analisi di mercato. Il governatore Kazuo Ueda ha sottolineato l'importanza di un approccio basato sui dati, evitando commenti su possibili aumenti a breve termine.

Parallelamente, la BOJ ha confermato il piano di tapering, riducendo gli acquisti mensili di JGB a circa 2.000 miliardi di yen entro gennaio-marzo 2027. Il piano prevede una riduzione di circa 400 miliardi di yen per trimestre fino a gennaio-marzo 2026, seguita da una riduzione più contenuta di 200 miliardi di yen per trimestre da aprile-giugno 2026. Questa strategia è stata approvata con un voto di 8-1, con il membro Tamura Naoki contrario, proponendo una riduzione più rapida. Tamura ha sostenuto che i tassi a lungo termine dovrebbero essere determinati dal mercato, evidenziando una divergenza interna.


Dati Economici

L'economia giapponese mostra segnali di ripresa moderata, ma con significative debolezze.

Il tasso di crescita del PIL è stato dello 0% nel primo trimestre 2025, dopo un +0,6% nel trimestre precedente, con una crescita annuale del 1,7% nello stesso periodo. La crescita annuale è un miglioramento rispetto alla crescita annua del 0,1% nel 2024, ma rimane modesta, riflettendo una ripresa fragile.

L'inflazione, d'altra parte, è sopra l'obiettivo del 2% della BOJ. Ad aprile 2025, il tasso di inflazione è stato del 3,6%, con un'inflazione core al 3,5%, in aumento rispetto al 3,2% del mese precedente. Questo livello di inflazione, guidato in parte da un aumento dei prezzi alimentari del 6,5% (in calo dal 7,4% precedente), suggerisce pressioni inflazionistiche, ma la crescita economica debole potrebbe limitare la capacità della BOJ di alzare i tassi.

Le incertezze globali, in particolare le politiche tariffarie degli Stati Uniti, rappresentano un rischio significativo. L'economia giapponese si è contratta più del previsto, con l'impatto delle tariffe USA incombente. Il governatore Ueda ha sottolineato che, se le negoziazioni commerciali procedono e l'incertezza diminuisce, la crescita economica potrebbe accelerare. Tuttavia, al momento, queste incertezze pesano sulle prospettive.


Prospettive Future e Implicazioni

La decisione della BOJ riflette un equilibrio tra il sostegno alla crescita economica e la gestione dell'inflazione. Con una crescita del PIL stagnante e pressioni inflazionistiche, la banca centrale sembra preferire mantenere condizioni finanziarie accomodanti, soprattutto considerando i rischi esterni come le tariffe USA. L'incertezza sulle politiche commerciali globali, come evidenziato da Ueda, aggiunge complessità alle prospettive, suggerendo che la BOJ monitorerà attentamente i dati economici prima di agire.

In sintesi, la BOJ ha confermato la sua volontà di mantenere la stabilità nel mercato dei JGB, rallentando il tapering in linea con le aspettative (tra 200 e 300 miliardi di yen per trimestre, secondo alcune analisi). Lo statement sottolinea ancora i rischi economici, segnalando che non c'è urgenza di alzare i tassi nel breve termine, con il prossimo passo apparentemente rinviato al 2026.


Conclusione La decisione della BOJ del 17 giugno 2025 riflette un approccio prudente, mantenendo la stabilità finanziaria in un contesto di crescita economica debole e incertezze globali.

La reazione calma dei mercati e le dichiarazioni di Ueda suggeriscono che la banca centrale continuerà a monitorare attentamente i dati, con possibili aggiustamenti futuri posticipati al 2026, in linea con le aspettative.

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