UE Valuta Concessioni Commerciali per Evitare Dazi USA: Strategia o Rischio?
- Filippo Sala
- 27 giu
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Attualmente, la maggior parte delle esportazioni UE verso gli USA è soggetta a un dazio del 10%. Tuttavia, Trump ha minacciato di aumentare questo tasso al 50% se non si raggiunge un accordo entro il 9 luglio, creando pressione per negoziati urgenti.
Secondo il Wall Street Journal i funzionari europei stanno considerando diverse opzioni per un'intesa commerciale, anticipando un possibile ritorno di Trump alla Casa Bianca, anche se i report suggeriscono che è attualmente presidente in questo contesto.
Le misure proposte includono:
Riduzione dei dazi doganali su importazioni USA.
Taglio delle barriere non tariffarie, come regolamenti che ostacolano il commercio.
Aumento degli acquisti di prodotti americani, in particolare gas naturale liquefatto (LNG).
Collaborazione con Washington per affrontare preoccupazioni economiche comuni, soprattutto riguardo alla Cina.
Questa strategia sembra mirata a placare gli USA e garantire stabilità economica, ma è assente qualsiasi indicazione di risposte dure o misure di ritorsione. Questo approccio potrebbe rendere le negoziazioni più difficili, dato che, come suggerito, con Trump "se offri qualcosa, lui chiederà di più", e una posizione percepita come debole potrebbe complicare i colloqui. Prospettiva Tedesca e Divisioni Interne
Il Cancelliere tedesco Friedrich Merz sta spingendo per negoziati rapidi, con un focus particolare sul settore automobilistico. Nel 2024 la Germania ha esportato quasi 450.000 veicoli negli USA, rendendo questo settore cruciale. Tuttavia un funzionario europeo ha definito Merz "illuso" per aspettarsi un trattamento speciale per l'auto tedesca, sottolineando che qualsiasi accordo sarebbe uniforme per tutti gli Stati membri. Questa posizione evidenzia divisioni interne, con Germania e Italia che favoriscono un accordo rapido, mentre la Francia insiste su termini più equilibrati, chiedendo un approccio che non sacrifichi troppo.
Preparativi per Eventuali Fallimenti
L'UE sta anche preparando contromisure. Ha già concordato, ma non imposto, dazi su 21 miliardi di euro di beni USA e sta considerando ulteriori misure, inclusi tasse di riequilibrio che potrebbero colpire grandi aziende tecnologiche americane. Questo riflette una strategia duale: negoziare, ma essere pronti a rispondere se i colloqui falliscono.
In conclusione, mentre il 9 luglio si avvicina, l'UE deve decidere se fare concessioni per garantire stabilità economica o rischiare un conflitto commerciale. La decisione avrà implicazioni significative per le relazioni transatlantiche e l'economia globale, con divisioni interne che potrebbero influenzare l'esito.