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Trump alla Corte Suprema: La Battaglia sui Dazi che Potrebbe Cambiare l'Economia Americana

  • Immagine del redattore: Filippo Sala
    Filippo Sala
  • 3 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Il 2 settembre 2025, il Presidente Donald Trump ha annunciato un appello urgente alla Corte Suprema degli Stati Uniti per ribaltare una sentenza che dichiara illegali molti dei dazi imposti dalla sua amministrazione. Questa mossa, descritta come un'emergenza economica, riflette la centralità delle politiche protezioniste nel programma di Trump e solleva interrogativi sulla sostenibilità del modello commerciale americano.

Il Contesto Giudiziario

La controversia origina da una decisione della U.S. Court of Appeals for the Fifth Circuit, che ha confermato una sentenza del U.S. Court of International Trade. I giudici hanno stabilito che Trump ha ecceduto la sua autorità utilizzando la legge del 1977 (International Emergency Economic Powers Act, IEEPA) per imporre dazi unilateralmente, bypassando il Congresso e violando principi costituzionali.

La sentenza, emessa venerdì scorso, invalida la maggior parte dei dazi globali e su paesi specifici, ma ne sospende l'effetto fino al 14 ottobre 2025, per consentire l'appello.

Trump ha criticato aspramente i giudici, definendo la corte "molto liberale" e lodando un dissenziente come "patriota", senza specificarne il nome. Due giudici dissenzienti erano nominati da Obama e due da Bush, evidenziando divisioni politiche nel sistema giudiziario. L'amministrazione intende richiedere un'udienza immediata, potenzialmente già dal 3 settembre, per ottenere una "decisione anticipata".


Le Dichiarazioni di Trump

In un'intervista radiofonica e in commenti alla stampa il 2 settembre, Trump ha dichiarato: "Andremo alla Corte Suprema domani, perché abbiamo bisogno di una decisione anticipata".

Ha descritto la sentenza come "infondata" e avvertito che senza dazi, gli USA potrebbero diventare "un paese del terzo mondo", perdendo ricchezza e forza negoziale. Ha esagerato le implicazioni finanziarie, sostenendo che una sconfitta comporterebbe la restituzione di "migliaia di miliardi" di dollari, e che i dazi mettono a rischio 15-17 trilioni di investimenti.

Il consigliere commerciale Peter Navarro ha rincarato la dose, affermando che bloccare i dazi significherebbe "la fine degli Stati Uniti". Trump ha anche legato i dazi a successi diplomatici, come accordi di pace negoziati grazie alla leva economica, e ha espresso preoccupazione per l'impatto sui mercati.

Prospettive Future e Tempistiche

La Corte Suprema deciderà se accettare il caso; se sì, una decisione potrebbe arrivare entro settimane, data l'urgenza richiesta. Senza sorprese politiche il focus è sulla tempistica: ritardi potrebbero prolungare l'incertezza, impattando mercati globali e relazioni commerciali. Un'emergenza alla Casa Bianca è prevista per domani sui dazi, potenzialmente influenzando strategie future.


In conclusione, questa battaglia giudiziaria non solo testa i limiti del potere presidenziale ma riflette divisioni profonde sull'economia USA. Mentre Trump vede i dazi come essenziali per la grandezza americana, evidenze suggeriscono costi netti superiori ai benefici, rendendo l'esito cruciale per investitori e policy-maker.

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