Powell: La Fed Bilancia Inflazione e Lavoro in un'Economia Resiliente ma Incerta
- Filippo Sala

- 24 set
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Il 23 settembre 2025, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha tenuto un discorso all'evento "2025 Economic Outlook Luncheon" organizzato dalla Greater Providence Chamber of Commerce a Warwick, Rhode Island. In questa conferenza stampa, Powell ha delineato l'attuale stato dell'economia statunitense, riflettendo sulle lezioni apprese dalle crisi passate come la pandemia COVID-19 e la Grande Crisi Finanziaria, e ha discusso le recenti decisioni di politica monetaria. Il suo intervento ha ribadito punti chiave dal recente meeting del Federal Open Market Committee (FOMC), enfatizzando un approccio prudente e data-dependent in un contesto di rischi bilanciati.
L'Outlook Economico Attuale: Resilienza Amid Cambiamenti
Powell ha descritto un'economia USA resiliente nonostante "sostanziali cambiamenti" in aree come commercio, immigrazione, fiscale, regolamentazione e geopolitica.
Queste politiche stanno ancora emergendo, e i loro impatti a lungo termine richiederanno tempo per manifestarsi. I dati recenti indicano un moderato rallentamento della crescita: il PIL è cresciuto dell'1,5% nel primo semestre del 2025, rispetto al 2,5% dell'anno precedente. Questo slowdown riflette principalmente un rallentamento della spesa dei consumatori, mentre l'attività nel settore abitativo rimane debole. Al contrario, gli investimenti aziendali in attrezzature e intangibili sono aumentati rispetto all'anno scorso.
Powell ha citato il September Beige Book – un rapporto qualitativo della Fed – che evidenzia come le imprese segnalino incertezze che pesano sull'outlook. Le misure di sentiment di consumatori e imprese sono calate bruscamente in primavera, per poi risalire leggermente ma rimanendo basse rispetto all'inizio dell'anno. Questo quadro suggerisce una crescita solida ma non esuberante, con potenziali vulnerabilità legate a fattori esterni.
Il Mercato del Lavoro: Un Rallentamento Insolito e Sfide Bilaterali
Un focus centrale del discorso è stato il mercato del lavoro, descritto come "meno dinamico e un po' più morbido". Powell ha notato un "declino challenging" sia nella fornitura che nella domanda di lavoratori. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,3% ad agosto, rimanendo stabile ma a livelli bassi negli ultimi 12 mesi. Tuttavia, i guadagni di posti di lavoro sono rallentati drasticamente, con una media di soli 29.000 al mese negli ultimi tre mesi, al di sotto del tasso "breakeven" necessario per mantenere costante la disoccupazione.
Altri indicatori del mercato del lavoro rimangono stabili: il rapporto tra aperture di posti e disoccupati è vicino a 1, e le richieste iniziali di disoccupazione sono stazionarie. Powell ha enfatizzato che i rischi downside per l'occupazione sono aumentati, spostando il balance of risks e spingendo la Fed a muovere la politica più vicino a neutrale. Questo riflette un dibattito interno alla Fed, con alcuni membri più focalizzati sull'inflazione e altri sul lavoro.
Inflazione: Progressi, ma Ancora Elevata e Influenzata da Tariffe
Sull'inflazione, Powell ha osservato progressi significativi dai picchi del 2022, ma ha avvertito che rimane "un po' elevata" rispetto all'obiettivo del 2%. I dati più recenti mostrano un aumento dei prezzi PCE totali del 2,7% nei 12 mesi fino ad agosto, in rialzo dal 2,3% dell'anno precedente; il core PCE è al 2,9%. Questo pickup è guidato dai prezzi dei beni, che dopo un calo l'anno scorso, stanno aumentando a causa di tariffe doganali piuttosto che pressioni più ampie.
Powell ha descritto questi aumenti come potenzialmente "temporanei" o "one-off", ma con incertezza alta: "L'idea che l'inflazione da tariffe possa essere un one-off è un caso base ragionevole, ma l'incertezza sul percorso dell'inflazione rimane elevata". Ha aggiunto che la Fed deve assicurare che questi shock non diventino un problema inflazionistico ongoing, e che la disinflazione nei servizi (inclusi gli alloggi) continua. Le aspettative di inflazione a lungo termine rimangono ancorate al 2%.
Politica Monetaria: Verso Neutrale, ma con Prudenza
La Fed ha risposto allo shift nei rischi tagliando i tassi di 25 punti base la scorsa settimana, portando il benchmark al 4-4,25%. Powell ha descritto questa stance come "ancora modestamente restrittiva", ma flessibile per rispondere a sviluppi economici. Ha sottolineato che non esiste un "percorso senza rischi": "Se allentiamo troppo aggressivamente, potremmo lasciare il lavoro sull'inflazione incompiuto e dover invertire rotta; se manteniamo una politica restrittiva troppo a lungo, il mercato del lavoro potrebbe ammorbidirsi inutilmente".
La politica non è su un "corso preimpostato", e le decisioni future saranno data-dependent. Powell ha menzionato che le tariffe potrebbero causare aumenti di prezzi "non tutti in una volta", ma la Fed vigilerà per prevenire effetti persistenti. Questo approccio riflette controversie: alcuni alla Fed sostengono tagli più aggressivi, mentre altri avvertono sui rischi inflazionistici.
In sintesi, il discorso di Powell del 23 settembre 2025 rafforza l'impegno della Fed per un approccio equilibrato e flessibile, in un contesto di crescita moderata, lavoro indebolito e inflazione influenzata da tariffe. Senza impegnarsi su mosse future, ha sottolineato che "due-sided risks mean that there is no risk-free path", invitando a una vigilanza costante. La resilienza dell'economia USA è evidente, ma le "cicatrici" delle crisi passate e le incertezze attuali richiedono prudenza. Powell ha chiuso con un appello alla fiducia nelle istituzioni, essenziale in tempi turbolenti.














