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PIL USA del Secondo Trimestre Rivisto al Rialzo: Economia Più Resiliente del Previsto

  • Immagine del redattore: Filippo Sala
    Filippo Sala
  • 6 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 1 giorno fa

Ieri, 28 agosto 2025, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha pubblicato la seconda stima del Prodotto Interno Lordo (PIL) per il secondo trimestre (aprile-giugno), rivelando una crescita annualizzata del 3,3%, superiore alle attese degli analisti che puntavano al 3,1% e in revisione al rialzo rispetto alla stima iniziale del 3,0%. Contemporaneamente, il Dipartimento del Lavoro ha riportato un calo delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione a 229.000 per la settimana terminata il 23 agosto, meglio delle previsioni di 231.000 e in diminuzione rispetto alle 234.000 della settimana precedente. Questi dati indicano un'economia statunitense più robusta del previsto, in grado di resistere a pressioni inflazionistiche e a un contesto di tassi elevati, ma sollevano interrogativi sulle future mosse della Federal Reserve.


Analisi del PIL: Una Revisione Positiva Trainata da Consumi e Importazioni

La Bureau of Economic Analysis (BEA) ha attribuito la revisione al rialzo principalmente a un calo delle importazioni più marcato del previsto e a un aumento dei consumi personali, che rappresentano circa il 70% dell'economia USA. Il PIL reale è aumentato del 3,3% su base annualizzata, rispetto al 3,0% stimato inizialmente, segnando un rimbalzo significativo dopo un primo trimestre più debole.

L'indice dei prezzi del PIL è rimasto stabile al 2,0%, in linea con le attese, mentre il deflatore PCE core si è attestato al 2,5%, confermando un'inflazione persistente ma controllata.

Tuttavia, alcuni analisti mettono in guardia contro un'interpretazione eccessivamente ottimistica. Il calo delle importazioni, influenzato dalle nuove tariffe doganali introdotte dall'amministrazione Trump, potrebbe mascherare debolezze strutturali, come un rallentamento degli investimenti aziendali. Inoltre, il Gross Domestic Income (GDI) ha mostrato una crescita solida del 4,8% nel trimestre, ma l'andamento medio del primo semestre si attesta al 2,5%, in calo rispetto al 3,3% del secondo semestre 2024, segnalando un momentum in rallentamento.


Mercato del Lavoro: Richieste di Disoccupazione in Calo, Segnali di Stabilità

Le richieste iniziali di sussidi sono scese di 5.000 unità a 229.000, il livello più basso da diverse settimane, indicando bassi licenziamenti e un mercato del lavoro resiliente. Le continuing claims si sono attestate a 1.954 milioni, sotto le attese di 1.966 milioni, confermando che i disoccupati stanno trovando lavoro rapidamente. Questo dato rafforza l'idea che l'aumento recente delle claims non segnava l'inizio di una tendenza recessiva, ma era temporaneo.

In un contesto di tassi di interesse elevati, un mercato del lavoro solido è cruciale per sostenere i consumi. Tuttavia, con l'inflazione ancora sopra il target del 2% della Fed, questi numeri potrebbero ridurre le probabilità di tagli aggressivi ai tassi nel meeting di settembre.


Questi dati rafforzano la narrativa di un'economia USA in rimbalzo, con un PIL che posiziona gli Stati Uniti come leader tra le economie avanzate, nonostante sfide come l'inflazione e il debito pubblico (proiettato al 124% del PIL entro il 2034). Tuttavia, con l'avvicinarsi delle elezioni e potenziali shock esterni, la volatilità rimane elevata.

In sintesi, i rilasci di ieri dipingono un quadro ottimista, ma prudente: l'economia USA resiste, ma la Fed potrebbe mantenere un approccio cauto.

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