Nuovo Accordo Commerciale UE-USA: Dazi al 15%
- Filippo Sala

- 28 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Il 27 luglio 2025, gli Stati Uniti e l'Unione Europea hanno annunciato un accordo commerciale che stabilisce un dazio del 15% sulla maggior parte delle merci dell'UE importate negli USA, evitando una potenziale guerra commerciale. Questo accordo, negoziato tra il Presidente Donald Trump e la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al golf course di Turnberry, in Scozia, segue mesi di tensioni e minacce di dazi più alti, come il 30% inizialmente proposto. L'annuncio è stato accolto con sollievo da alcuni leader europei, ma ha anche sollevato critiche per il suo equilibrio percepito a favore degli USA.
Dettagli L'accordo prevede che gli USA applichino un dazio del 15% sulle merci dell'UE, inferiore al 30% minacciato. In cambio, l'UE si impegna a investire 600 miliardi di dollari negli USA e ad acquistare 750 miliardi di dollari di prodotti energetici americani nei prossimi tre anni, oltre ad acquistare equipaggiamento militare.
Alcuni prodotti sono esenti dai dazi, tra cui aerei, parti di aerei, determinati prodotti chimici, farmaci generici, attrezzature per semiconduttori e alcuni prodotti agricoli. Tuttavia, i dazi del 50% su acciaio e alluminio rimangono invariati.
Un possibile accordo separato sui semiconduttori è atteso nelle prossime settimane, il che potrebbe influenzare ulteriormente il settore tecnologico.
Impatti Economici
L'impatto economico è complesso e variegato. Secondo un'analisi di Bruegel, l'implementazione di dazi al 15,2% (basata su volumi del 2023) potrebbe portare a una contrazione dello 0,3% del PIL dell'UE a lungo termine, con una gamma di 0-0,5% in diversi scenari, e una contrazione media dello 0,4% per la Germania. Gli impatti a breve termine potrebbero essere maggiori, ma quelli a lungo termine sono più significativi.
L'esposizione dell'UE al commercio con gli USA è rilevante, con il 21% delle esportazioni extra-UE dirette agli USA, rappresentando il 2,9% del PIL dell'UE (valore aggiunto 2021). Regioni come l'Irlanda e l'Italia sono particolarmente esposte, con l'Irlanda guidata da chimici, attrezzature di trasporto, cibo/bevande e industria farmaceutica orientata agli USA, e l'Italia da trasporti, moda, produzione auto e farmaceutici.
Per l'industria automobilistica, il dazio ridotto dal 27,5% al 15% è positivo, come sottolineato dal Cancelliere tedesco Friedrich Merz, che ha notato benefici per Mercedes, BMW e Audi, precedentemente soggetti a tariffe del 25% da aprile 2025. Tuttavia, per i farmaceutici, con importazioni per 155 miliardi di dollari nel 2024, il dazio del 15% potrebbe aumentare i costi, anche se farmaci generici sono esenti.
C'è anche potenziale per una deviazione commerciale dalla Cina all'UE, con tariffe USA elevate su prodotti cinesi (ad esempio, 60% in modelli) e questa deviazione potrebbe influenzare le industrie europee, specialmente in settori come macchinari elettrici.
Conclusione
L'accordo è uno sviluppo cruciale, stabilendo un quadro commerciale con dazi che potrebbero rimodellare le dinamiche economiche. L'attenzione si concentrerà sull'impatto su industrie specifiche, come auto e farmaceutici, e sull'economia generale, oltre a future negoziazioni sui semiconduttori.














