Musk contro Trump: Tesla Crolla e i Mercati Tremano
- Filippo Sala

- 6 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Nella giornata di ieri, 5 giugno 2025, la disputa tra Elon Musk e Donald Trump ha scosso i mercati finanziari, con Tesla al centro della tempesta.
La disputa ha avuto origine quando Elon Musk, CEO di Tesla e SpaceX, ha criticato il "big, beautiful" spending bill promosso da Donald Trump.
Musk ha definito il bill una "disgusting abomination", evidenziando il suo impatto previsto di aumentare il debito nazionale di 2,4 trilioni di dollari in dieci anni e includere spese considerate "MOUNTAIN of DISGUSTING PORK" (spese inutili). Questa critica è stata espressa su X, dove Musk ha anche incoraggiato i suoi follower a opporsi al bill.
Trump ha risposto difendendo il provvedimento, suggerendo che la vera preoccupazione di Musk fosse la rimozione degli incentivi per i veicoli elettrici (EV) e l'energia solare, cruciali per Tesla.
Inoltre il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato su Truth Social che Musk era "upset" per la perdita di questi incentivi e ha minacciato di revocare i contratti governativi con le aziende di Musk, inclusi Tesla e SpaceX. Questa escalation ha trasformato la disputa in una guerra di parole pubblica, con Musk che ha negato che gli incentivi EV fossero la sua principale preoccupazione, focalizzandosi invece sull'irresponsabilità fiscale del bill.
Le azioni di Tesla sono crollate del 14,3%, perdendo 150 miliardi di dollari di capitalizzazione, scendendo sotto il trilione di dollari. Musk ha anche minacciato di decommissionare il veicolo Dragon di SpaceX, essenziale per la NASA, prima di ritrattare. La rottura segna la fine di un’alleanza: Musk, che ha speso 300 milioni per sostenere Trump nel 2024, si è scontrato con lui sulla spesa pubblica. Tesla rischia ora sfide regolamentari e la perdita di incentivi EV, mentre SpaceX potrebbe perdere contratti governativi. L’incertezza spaventa gli investitori, con impatti potenziali sul mercato EV e l’industria spaziale.














