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L'Inflazione nel Regno Unito Sale al 3,5%: Sfide per la Bank of England

  • Immagine del redattore: Filippo Sala
    Filippo Sala
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 3 min

Questa mattina, alle 09:06 CEST del 21 maggio 2025, l'Office for National Statistics (ONS) ha pubblicato i dati sull'inflazione per aprile 2025, rivelando che il tasso di inflazione del Regno Unito, misurato dall'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI), è salito al 3,5% su base annua.

Questo rappresenta un aumento significativo rispetto al 2,6% di marzo 2025 e segna il livello più alto dal gennaio 2024. Il dato ha sorpreso gli analisti, che prevedevano un tasso del 3,3%, e la Bank of England, che aveva proiettato un 3,4% nel suo ultimo aggiornamento. Questo aumento è stato principalmente guidato da incrementi nei prezzi dell'energia, dell'acqua e dei servizi abitativi, riflettendo le recenti revisioni delle tariffe e delle tasse.


L'inflazione misura il tasso di crescita dei prezzi dei beni e servizi nel tempo, e un tasso del 3,5% significa che, in media, i prezzi sono aumentati del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo ha implicazioni significative per l'economia britannica:

  • Impatto sui Consumatori: Un'inflazione più alta erode il potere d'acquisto, costringendo le famiglie a spendere di più per acquistare gli stessi beni e servizi. Ad esempio, i prezzi del gas sono aumentati del 7,5% su base mensile, mentre quelli dell'elettricità sono saliti del 2,9%, contribuendo a un aumento generale dei costi domestici.

  • Impatto sulle Imprese: Le aziende affrontano costi più alti, specialmente nei settori dell'energia e dei servizi, che possono influire sui margini di profitto e sulle decisioni di investimento.

  • Dettagli Settoriali: Secondo i dati ONS, i principali contributi all'aumento dell'inflazione sono venuti da:

    • Servizi abitativi e domestici: con un aumento annuale del 7,0% (dal 5,1% di marzo) e un balzo mensile del 1,8%.

    • Trasporti: l'inflazione è salita al 3,3% annuo, con un aumento mensile del 3,8%, guidato da tasse sui veicoli e prezzi dei biglietti aerei (+27,5% mensile).

    • Energia: i prezzi dell'acqua e del servizio fognario hanno visto un aumento mensile record del 26,1%, il più alto dal febbraio 1988.

    • Cultura e tempo libero: con un aumento annuale del 3,1% e un rialzo mensile dell'1,2%.

Tuttavia, alcuni settori hanno contribuito a contenere l'inflazione, come l'abbigliamento e le calzature, che hanno registrato una deflazione dello 0,4% su base annua.


Possibile Reazione della Bank of England

La Bank of England ha un mandato chiaro di mantenere l'inflazione vicina al 2%, e un tasso del 3,5% rappresenta una deviazione significativa. Secondo le regole della banca centrale, quando l'inflazione devia di più di 1 punto percentuale dal target (cioè >3% o <1%), il Governatore deve scrivere una lettera al Governo per spiegare le ragioni. Con l'inflazione attuale, è probabile che il Governatore Andrew Bailey debba redigere tale lettera, anche se al momento non è ancora stata pubblicata.

Data la situazione, la Bank of England sembra orientata a mantenere una posizione cauta. Durante la riunione di politica monetaria di maggio 2025, la banca ha ridotto il tasso di interesse (Bank Rate) al 4,25%, riflettendo progressi nella disinflazione ma riconoscendo rischi persistenti.

Tuttavia, il Chief Economist Huw Pill ha recentemente avvertito che il ritmo dei tagli ai tassi potrebbe essere troppo rapido, suggerendo che ulteriori riduzioni potrebbero alimentare una ripresa dell'inflazione.

Analisti e osservatori economici, suggeriscono che la Bank of England potrebbe rallentare o sospendere ulteriori tagli ai tassi per monitorare l'evoluzione dell'inflazione. Se l'inflazione rimane elevata, non è escluso che la banca consideri misure di restrizione, come un aumento dei tassi, per riportarla verso il target del 2%. Questo approccio è supportato dal fatto che la banca centrale prevede che l'inflazione rimarrà sopra il 3% per quest'anno, come indicato in recenti proiezioni.


Conclusione

L'aumento dell'inflazione nel Regno Unito al 3,5% ad aprile 2025 rappresenta una sfida significativa per l'economia britannica e per la Bank of England.

Questo dato, trainato da aumenti nei prezzi dell'energia, dell'acqua e dei servizi abitativi, ha sorpreso gli analisti e potrebbe portare a una politica monetaria più restrittiva. Per i consumatori, ciò significa una riduzione del potere d'acquisto, mentre per la banca centrale significa bilanciare il controllo dell'inflazione con il sostegno alla crescita economica. La situazione sarà monitorata attentamente nelle prossime riunioni di politica monetaria, con la prossima attesa per il 19 giugno 2025.

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