IPC USA Luglio 2025: Inflazione Frena al 2,7%, Fed Verso Taglio Tassi al 90%
- Filippo Sala

- 12 ago
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 3 set
Oggi, il Bureau of Labor Statistics (BLS) ha pubblicato i dati sull'Indice dei Prezzi al Consumo per il mese di luglio 2025, rivelando un quadro di inflazione più moderato del previsto. L'IPC headline (che include cibo ed energia) è aumentato del 2,7% su base annua, invariato rispetto a giugno ma al di sotto delle stime degli economisti che puntavano a un 2,8%. Su base mensile, l'aumento è stato dello 0,2%, in linea con le attese. Il core IPC, che esclude le componenti volatili come cibo ed energia, ha mostrato un incremento del 3,1% annuo, leggermente superiore alle previsioni del 3,0%, con un +0,3% mensile anch'esso in linea con le stime.
Questi numeri rappresentano un segnale positivo per l'economia statunitense, confermando un trend di disinflazione che persiste nonostante le pressioni residue da fattori come i dazi doganali imposti dall'amministrazione Trump e le incertezze geopolitiche. Rispetto ai picchi del 2022-2023, quando l'inflazione superava il 9%, il dato attuale si avvicina sempre di più all'obiettivo del 2% fissato dalla Federal Reserve. Tuttavia, il lieve superamento delle attese sul core IPC evidenzia persistenti pressioni nei servizi e nei beni non energetici, come l'alloggio (+0,2% mensile, principale driver dell'aumento) e i trasporti.
Analisti sottolineano che, sebbene i prezzi dell'energia siano calati (-2,2% per la benzina), le preoccupazioni sulla qualità dei dati e l'impatto stagionale post-COVID continuano a influenzare le letture, rendendo l'inflazione "più calda" di quanto appaia in superficie.
Commento sui Dati
L'IPC di luglio segna la terza accelerazione consecutiva dell'inflazione headline su base annua (da 2,4% a maggio a 2,7% a luglio), ma il mancato raggiungimento del 2,8% atteso rappresenta una sorpresa positiva per i mercati.
Questo rallentamento è attribuibile principalmente al calo dei prezzi energetici (-0,9% mensile complessivo per l'energia) e a una moderata crescita nei beni alimentari (+0,3%). Tuttavia, il core IPC al 3,1% indica che l'inflazione persiste nei servizi come sanità, trasporti e alloggio rimanendo un ostacolo.
Rispetto alle aspettative, il dato headline inferiore al consensus suggerisce che le misure restrittive della Fed stanno avendo effetto, mitigando l'impatto di fattori esogeni come i dazi su beni importati dalla Cina, che hanno contribuito a un aumento dei prezzi in categorie tariff-exposed.
Sul fronte macroeconomico, questi dati rafforzano l'ipotesi di un "soft landing" per l'economia USA: crescita resiliente senza surriscaldamento inflazionistico. Tuttavia, l'aumento cumulativo dei prezzi negli ultimi 5 anni rimane significativo: +51,6% per le case, +60,5% per le assicurazioni auto, +157% per le uova, come evidenziato da analisti indipendenti.
Per i consumatori, ciò significa un'erosione del potere d'acquisto che persiste, nonostante il rallentamento recente.
La Fed e le Probabilità di Taglio dei Tassi: 90% su CME FedWatch
Il dato IPC ha spinto le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed al prossimo meeting FOMC al 90%, secondo il CME FedWatch Tool.
Tuttavia, la Fed dovrà navigare tensioni: con il core IPC al 3,1%, un taglio prematuro potrebbe riaccendere l'inflazione, specialmente in un contesto di dazi e crescita salariale resiliente. Analisti sottolineano che i trader stanno scontando 2-3 tagli entro fine 2025, ma se il prossimo IPC mostrerà ulteriore cooldown, possiamo aspettarci un rally massiccio nei mercati.
In conclusione, l'IPC di luglio rafforza l'ottimismo per un atterraggio morbido, ma non elimina i rischi. Con l'IPC di agosto in uscita l'11 settembre, i mercati rimarranno focalizzati su indicatori come il PPI e i dati occupazionali.
Per gli investitori, questo significa opportunità in asset sensibili ai tassi, ma con cautela per potenziali sorprese al rialzo sull'inflazione core.
La Fed, sotto Jerome Powell, affronterà una decisione cruciale: tagliare per sostenere la crescita o mantenere per domare le pressioni residue? Il 90% di probabilità su CME suggerisce che il mercato ha già deciso.














