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Dall'Escalation alla Distensione: La Nuova Tensione Commerciale USA-Cina e le Prospettive di Risoluzione

  • Immagine del redattore: Filippo Sala
    Filippo Sala
  • 13 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

Nel contesto di un'economia globale già fragile, gli eventi degli ultimi giorni tra gli Stati Uniti e la Cina hanno riacceso i timori di una nuova fase della guerra commerciale. Iniziata durante il primo mandato di Donald Trump, la disputa ha visto un'escalation il 10 ottobre 2025, seguita da rapidi segnali di possibile risoluzione.

Contesto Preliminare: La Tregua Instabile

Prima degli eventi recenti, USA e Cina avevano raggiunto una tregua precaria. A maggio 2025, le due potenze avevano temporaneamente ridotto tariffe superiori al 100% sui beni reciproci, interpretato come un segno di distensione. Un ulteriore accordo ad agosto aveva prolungato questa pausa, ma tensioni latenti persistevano, legate a questioni come la sicurezza nazionale, la tecnologia e le risorse critiche. La Cina controlla circa il 70% della fornitura globale di terre rare, minerali essenziali per semiconduttori, veicoli elettrici e armi avanzate, rendendola un attore chiave nelle catene di fornitura high-tech. Gli USA, dal canto loro, hanno mantenuto tariffe medie del 40% sulle importazioni cinesi, con picchi al 50% su acciaio e alluminio.


Lo Svolgimento degli Eventi: Una Cronologia Dettagliata

  • 10 Ottobre: Trump annuncia tariffe aggiuntive del 100% sulle importazioni cinesi (effettive dal 1° novembre), portando il tasso medio al 130%. Aggiunge controlli sulle esportazioni di "software critico". Risposta alle restrizioni cinesi sulle terre rare.

  • 10 Ottobre: Cina avvia indagine antitrust su Qualcomm (USA) per l'acquisizione di Autotalks (Israele). Annuncia tasse portuali aggiuntive su navi USA dal 14 ottobre.

  • 12 Ottobre: Trump ammorbidisce il tono su Truth Social e a bordo dell'Air Force One: "Non vogliamo ferire la Cina", "Andrà tutto bene!", lodando Xi come "grande leader" e la loro "grande relazione". USA contattano Cina per una chiamata, ma Pechino posticipa.

  • 13 Ottobre: Incontro Trump-Xi previsto al summit APEC in Corea del Sud (fine ottobre); Trump non cancella, ma dice "non c'è ragione particolare" per incontrarsi.

Questa sequenza evidenzia come Trump stia utilizzando le tariffe come strumento negoziale, una tattica ricorrente nella sua politica commerciale. L'annuncio del 10 ottobre ha terminato la tregua di agosto, scatenando un effetto domino sui mercati.


Lo Stato Attuale: Tra Tensione e Dialogo

Al 13 ottobre 2025, le relazioni rimangono tese ma non irreversibili. Le tariffe USA sono programmate per il 1° novembre, ma i commenti di Trump suggeriscono flessibilità. La Cina, pur defiant, ha evitato nuove tariffe immediate, focalizzandosi su misure non-tariffarie. L'incontro APEC rappresenta un'opportunità chiave per una risoluzione, potenzialmente estendendo la tregua. Tuttavia, senza progressi, le contromisure potrebbero intensificarsi, con rischi per l'economia globale. Sarà fondamentale monitorare indicatori come il VIX e i futures, preparando portafogli diversificati contro ulteriori shocks.


In sintesi, questi eventi sottolineano la fragilità del commercio USA-Cina, dove annunci aggressivi possono essere seguiti da rapidi dietrofront. Per le imprese finanziarie, il consiglio è cautela: le tariffe potrebbero essere un bluff negoziale, ma il loro impatto reale dipende dal dialogo imminente.

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