Copper Research - Tra Volatilità, Domanda Cinese e Sfide Geopolitiche
- Filippo Sala
- 24 apr
- Tempo di lettura: 3 min
Un’analisi dei driver macroeconomici e geopolitici che plasmano il mercato del rame, dalla centralità della Cina alle dinamiche di approvvigionamento globale
Il rame, soprannominato “Dr. Copper” per la sua capacità di riflettere la salute economica globale, ha registrato una significativa volatilità ad aprile 2025. Dopo un promettente avvio dell’anno e un picco a marzo, il mercato ha attraversato fasi di correzione e ripresa, influenzato da incertezze macroeconomiche, dinamiche di approvvigionamento e politiche commerciali.
Il rame ha aperto il 2025 a 4,02 dollari per libbra, raggiungendo un massimo annuale di 5,36 dollari il 26 marzo, trainato dall’ottimismo per la domanda legata alla transizione energetica e dalle tensioni commerciali. Ad aprile, tuttavia, i prezzi hanno subito una correzione, scendendo a 4,04 dollari il 7 aprile a causa di timori per un rallentamento economico globale e una domanda industriale più debole. Verso fine mese, il metallo ha mostrato segnali di recupero, stabilizzandosi a circa 4,83 dollari per libbra, sostenuto dagli stimoli economici cinesi e dalla crescente necessità di infrastrutture verdi.
Questa analisi esplora i principali fattori che influenzano il prezzo del rame, dalla dinamica industriale cinese alle politiche commerciali dell’amministrazione Trump, con un’attenzione ai rischi di approvvigionamento in Cile e Perù.
Il rame è strettamente legato all’economia della Cina, che assorbe circa il 55% del rame raffinato globale. La domanda cinese, trainata da settori come l’edilizia, l’elettronica e le energie rinnovabili, gioca un ruolo cruciale nel determinare le quotazioni del metallo.
Dazi USA-Cina e Prezzo del Rame: Impatti, Prospettive e Negoziazioni in Corso
I dazi USA-Cina rappresentano un fattore critico per il prezzo del rame, data l'importanza della Cina come principale consumatore globale.
La rimozione dei dazi faciliterebbe le esportazioni cinesi di prodotti manifatturieri contenenti rame, stimolando la domanda interna cinese e riducendo le scorte di magazzino, come osservato durante periodi di distensione commerciale. Questo potrebbe spingere i prezzi verso i livelli di marzo 2025, soprattutto se combinato con stimoli infrastrutturali cinesi. Al contrario, se i dazi rimangono in vigore, la pressione sulle esportazioni cinesi continuerebbe a deprimere la domanda di rame, mantenendo i prezzi volatili o in calo, come visto ad aprile 2025.
In questo momento la situazione Dazi sembra che si stia calmando, Donald Trump ha dichiarato che gli USA stanno negoziando attivamente con Pechino per un "accordo equo", e una fonte citata da Reuters suggerisce che la Casa Bianca stia valutando una possibile riduzione delle tariffe sui beni cinesi, in attesa di ulteriori colloqui (leggi qui).
Non ci sono dettagli su progressi concreti, e l'incertezza persiste pesando sul mercato del rame
China - Crescita della Domanda, Stimoli Economici e Prospettive di Rallentamento
Negli ultimi mesi si è registrata una crescente domanda di rame in Cina, che ha contribuito a un rialzo del prezzo della materia prima. Le importazioni di rame hanno registrato un notevole aumento nel mese di febbraio, raggiungendo un valore di 10,1 milioni di dollari, rispetto ai periodi precedenti.

La ripresa dell’attività industriale e infrastrutturale in Cina ha sostenuto l’aumento della domanda di rame e il conseguente rialzo dei prezzi. E' stata trainata da fattori specifici tra cui:
Stimoli economici: Il governo cinese ha implementato misure di stimolo significative, come l’emissione di 4,4 trilioni di yuan (circa 610 miliardi di dollari) in obbligazioni speciali per finanziare progetti infrastrutturali, annunciate a fine 2024 e attuate nel 2025.
Crescita settore manifatturiero: L’indice PMI manifatturiero cinese, che misura l’attività industriale, ha mostrato un’espansione costante nel primo trimestre 2025, superando la soglia di 50 (indicativa di crescita). Questo ha riflesso una domanda sostenuta di rame per la produzione di elettronica, macchinari e beni di consumo.
Domanda legata alla transizione verde: La Cina, leader globale nei veicoli elettrici e nelle energie rinnovabili, ha incrementato gli investimenti in questi settori. Un veicolo elettrico richiede circa 83 kg di rame, rispetto ai 20-24 kg di un’auto tradizionale, e i progetti per parchi eolici, solari e reti elettriche intelligenti hanno ulteriormente spinto la domanda.
Tuttavia, un fattore cruciale da considerare è che la Cina, anticipando l’introduzione di dazi americani del 145% sui suoi beni, ha accumulato scorte di rame e accelerato le esportazioni prima dell’entrata in vigore delle tariffe, come evidenziato da un aumento del 12,4% delle esportazioni a marzo 2025. Di conseguenza, è probabile che nei prossimi mesi si assista a un rallentamento della domanda e a una pressione al ribasso sui prezzi, poiché le scorte accumulate potrebbero ridurre la necessità di ulteriori importazioni, mentre le tensioni commerciali continuano a pesare sull’attività economica globale.
Prospettive tra Dazi, Rallentamento Cinese e Possibili Svolte Commerciali
In un contesto caratterizzato da dazi USA-Cina ancora irrisolti e dati economici cinesi destinati a rallentare a causa delle scorte di rame accumulate e dell’impatto delle tensioni commerciali, il prezzo del rame appare al momento confinato nelle attuali zone di quotazione, intorno ai 4,83 dollari per libbra, con una probabilità statistica limitata di raggiungere nuovi massimi storici nel breve termine.
La dinamica potrebbe tuttavia mutare radicalmente qualora Stati Uniti e Cina raggiungessero un accordo per rimuovere o ridurre i dazi, stimolando la domanda cinese e riattivando l’economia globale. Una tale svolta potrebbe invertire la rotta, favorendo un nuovo rialzo delle quotazioni del rame e consolidando il suo ruolo di barometro economico.