top of page

Yuan sotto Pressione: La Cina Risponde ai Dazi di Trump

  • Immagine del redattore: Filippo Sala
    Filippo Sala
  • 8 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Il fixing a 7,2038 e le contromosse di Pechino segnano un’escalation nella guerra commerciale con gli USA  


La Banca Popolare Cinese (PBOC) ha annunciato martedì un tasso di riferimento dello yuan pari a 7,2038 contro il dollaro, oltrepassando per la prima volta da settembre 2023 la barriera dei 7,20. Questo "fixing" è un indicatore cruciale delle strategie di Pechino per la gestione della valuta e ha catturato l’attenzione dei mercati.

In concomitanza, la Cina ha reagito con toni decisi ai nuovi dazi introdotti dal presidente americano Donald Trump, promettendo ritorsioni. Questo clima di tensione ha spinto lo yuan a perdere terreno nelle prime ore di contrattazione, scendendo fino a 7,3280 contro il dollaro sul mercato onshore, il valore più basso degli ultimi mesi.

La pressione sulla moneta cinese si è intensificata dopo la rielezione di Trump lo scorso inverno, alimentando ipotesi secondo cui Pechino potrebbe optare per un indebolimento controllato dello yuan per stimolare le esportazioni, in un contesto di scontro commerciale sempre più acceso con gli Stati Uniti. Tuttavia, gli analisti sottolineano che una svalutazione drastica potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: oltre a irritare ulteriormente Washington, rischierebbe di spingere i capitali fuori dal Paese, compromettendo la solidità del sistema finanziario cinese.

Per mitigare l’impatto delle notizie sui dazi e sostenere i mercati, la PBOC ha dichiarato martedì che rafforzerà Central Huijin Investment, un’entità legata al fondo sovrano China Investment Corp., destinando risorse per incrementare gli investimenti in fondi azionari indicizzati. Allo stesso modo, la National Financial Regulatory Administration ha reso noto che le assicurazioni cinesi potranno ampliare i propri investimenti nei mercati azionari, una misura volta a stabilizzare il settore finanziario.

L’andamento dello yuan martedì mattina evidenzia l’incertezza dei trader, divisi tra l’interpretazione del fixing della PBOC e l’attesa di eventuali contromosse cinesi ai dazi americani. La situazione riflette il difficile compito di Pechino di bilanciare la difesa della valuta con le esigenze di una risposta economica alle pressioni esterne.

bottom of page