Brent Research - L'OPEC aumenta la produzione
- Filippo Sala
- 7 mag
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L'OPEC+ ha deciso di accelerare l'aumento della produzione, con incrementi significativi programmati per maggio e giugno 2025. Il gruppo prevede di riportare sul mercato fino a 2,2 milioni di barili al giorno (bpd) entro novembre 2025, una mossa guidata principalmente dall'Arabia Saudita per punire membri come Iraq e Kazakistan che hanno superato le quote di produzione.
Specificamente, l'OPEC+ ha implementato un aumento della produzione di 411.000 bpd a maggio e un ulteriore incremento di 411.000 bpd a giugno, equivalente a tre incrementi mensili in ciascun mese, come dettagliato in un comunicato del 3 maggio 2025.
Questo accelera il piano originario, concordato a dicembre 2024, di ritirare gradualmente i tagli volontari di 2,2 milioni bpd entro settembre 2026. Gli aumenti possono essere sospesi o invertiti in base alle condizioni di mercato, offrendo flessibilità per mantenere la stabilità del mercato.
I rapporti recenti forniscono una visione dettagliata delle dinamiche di domanda e offerta. L'EIA prevede che il prezzo spot del Brent crude oil medi $68 al barile ad aprile 2025, con una previsione di $66 al barile per l'intero 2025 e $59 nel 2026. Questa previsione riflette aspettative di crescita della produzione che supera la domanda, con un aumento delle scorte globali di petrolio che esercita una pressione al ribasso sui prezzi. L'EIA nota che i prezzi sono scesi per il terzo mese consecutivo, guidati da aspettative di una crescita della domanda globale più lenta, aggravata dalle nuove tariffe degli Stati Uniti e dai suoi principali partner commerciali.
L'IEA, nel suo Oil Market Report di aprile 2025, ha rivisto al ribasso la crescita della domanda globale per il 2025 a 730.000 bpd, rispetto a una previsione precedente, citando tensioni commerciali che hanno influenzato negativamente le prospettive economiche. L'IEA segnala anche che l'offerta globale è aumentata mentre l'OPEC+ pianifica di aumentare gli obiettivi di produzione di 411.000 bpd a maggio, sebbene l'aumento effettivo possa essere inferiore a causa della sovrapproduzione di alcuni membri.
Quale Potrà Essere l'Impatto?
L'aumento della produzione da parte dell'OPEC+ avviene in un contesto di prezzi già bassi. Gli ultimi cali sono attribuiti alla decisione dell'OPEC+ di accelerare gli aumenti di produzione, alimentando timori di un'offerta globale in crescita in un momento in cui le prospettive di domanda sono incerte.
Se l'OPEC+ continua a ritirare i tagli senza controllare la sovrapproduzione, l'offerta potrebbe superare la domanda di circa 600.000 bpd quest'anno, aggiungendo ulteriore pressione al ribasso sui prezzi.
Tuttavia, ci sono fattori che potrebbero sostenere i prezzi. Ad esempio, nuove sanzioni sugli esportazioni di petrolio russo, annunciate dopo il 10 gennaio 2025, potrebbero ridurre l'offerta.. Inoltre, tensioni geopolitiche o una ripresa economica inaspettata potrebbero aumentare la domanda, ma queste restano incertezze.
In sintesi, l'OPEC+ sta aumentando la produzione con incrementi significativi a maggio e giugno 2025, mirando a riportare 2,2 milioni di bpd entro novembre. I rapporti recenti, indicano una crescita della domanda più lenta e un'offerta in aumento, portando a previsioni di prezzi del petrolio in calo. Fattori come sanzioni e tensioni geopolitiche potrebbero offrire supporto, ma il consenso attuale suggerisce una pressione al ribasso sui prezzi nel breve termine.